A un certo punto bisogna
passare dalle affermazioni di principio ai fatti.
Se siamo convinti che la condizione
nella quale si trovano ad operare le Amministrazioni è, da tempo, di assoluta
incertezza e precarietà allora risulta indispensabile ripensare il rapporto tra
cittadini e istituzioni perché la crisi in atto non verrà superata tornando dove eravamo ma
arrivando ad una nuova forma di equilibrio sociale. Questo credo sia anche lo
"sperimentalismo democratico" di cui si parla in questi mesi. Ma è
anche un frutto antico della nostra democrazia così piena di storie di
volontariato, Cooperative, Società di Mutuo Soccorso, Circoli, Misericordie,
ecc. che anche nell'epoca del web rimangono forme essenziali di attivazione dei
cittadini per il bene comune.
Negli ultimi anni i governi locali delle democrazie contemporanee
sono stati coinvolti in diverse sfide che ne hanno messa alla prova la capacità
di adattamento ai nuovi contesti
economico-sociali della globalizzazione. Tali sfide hanno assunto forma diversa
a seconda dei contesti nazionali e qualche volta anche regionali. A queste
sfide si è reagito talora con importanti riforme, in altri casi con mutamenti
più incrementali. Ma, in ogni caso, tutti i
paesi europei hanno visto significative trasformazioni negli assetti e/o
nelle funzioni dei governi locali.
È in questo contesto in fermento che si colloca, con una rapida
accelerazione nell’ultimo decennio, il fenomeno della cooperazione tra comuni,
o intercomunalità, intesa come esperienza di gestione associata di funzioni e
servizi da parte di più comuni, all’interno di una già differenziata realtà di
collaborazioni e cooperazioni tra enti locali. Se allarghiamo il nostro sguardo
oltre confine, ci accorgiamo che simili esperienze di cooperazione sono
presenti in tutti gli stati europei.
Le Unioni di Comuni nascono per accrescere l’efficienza e
l’efficacia amministrativa, consentendo l’erogazione di funzioni e servizi in
ambiti ottimali sovracomunali, con la realizzazione di economie di scala e la
possibilità di erogare più servizi grazie all’integrazione di risorse e
capacità : è sulla base di queste considerazioni che la scelta della nascita
dell’Unione di Comuni Fiesole Vaglia è stata realizzata nell’ottica di prefigurare nuove e superiori capacità
nell’azione di governo del territorio.
A livello generale, posso
sottolineare che, tendenzialmente, in gran parte d’Europa è considerato
problematico: il controllo democratico di queste organizzazioni di cooperazione
e la loro rispondenza verso i cittadini, quello che si definisce come il tema
dell’accountability, cioè della capacità di rendere conto in maniera
trasparente – da parte degli attori istituzionali – delle proprie azioni e
decisioni. Su questo versante molto deve essere ancora fatto per diffondere la
conoscenza sull’attività dell’amministrazione e per stimolare, attraverso la
partecipazione diretta, l’interesse di tutti i cittadini alla gestione della
cosa pubblica.
In un
momento di grande difficoltà per gli Enti locali, di drastica riduzione delle
risorse e di crisi economica generale, abbiamo, con responsabilità, conciliato
obiettivi non semplici quali il rafforzamento dei servizi, la ricerca di
finanziamenti per gli investimenti necessari e il mantenimento di una
pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese sostenibile.
Tali
peculiarità, riconosciute anche dalle forze sociali ed economiche che abbiamo
incontrato, rappresentano per noi motivo di soddisfazione, ma anche di grande
responsabilità nel garantire efficienza ed efficacia nel governo del comune e
per sviluppare le grandi potenzialità presenti nella nostra comunità.
Già dagli anni precedenti l’approvazione del Bilancio preventivo è
divenuta una corsa ad ostacoli tra spostamenti di scadenze, imposizioni del
Patto di Stabilità e tagli lineari alla spesa.
L’Amministrazione ha risposto con scelte precise, che hanno
mantenuto alto il livello di protezione nei confronti dei cittadini più
deboli tentando di mantenere il livello
culturale e sociale della comunità in quei limiti che abbiamo considerato degni
di una realtà sociale civile.
Le scelte operate sui bilanci hanno privilegiato una relazione di
tutela con il consolidato dei servizi anche quando, come nel Trasporto Pubblico
Locale, la difficoltà dell’intreccio con responsabilità che non sono locali ha
determinato la rarefazione dei finanziamenti, oppure quando si sono sostituite,
attraverso risorse proprie del Comune, ai mancati finanziamenti dello Stato e
delle Regioni al “sociale”. Per non parlare, poi, di come i Comuni sono stati
costretti, con l’IMU a fare gli esattori per conto dello Stato.
Ritengo di poter affermare a nome di
tutta la macchina amministrativa che l’esperienza di questi dieci anni è stato
positiva ed appagante. Non certamente facile vista la complessità delle
problematiche, ma sicuramente esaltante. Abbiamo cercato di praticare una
cultura amministrativa del fare agendo sulla macchina comunale e sulle sue
strutture. Abbiamo portato avanti un programma elettorale ambizioso e ricco,
che ha considerato prioritari tre aspetti: l’attenzione al sociale, lo sviluppo
equilibrato e sostenibile, la valorizzazione della cultura e delle politiche
educative. Rispetto a questi temi, il passaggio fondamentale era ed è
salvaguardare la vivibilità del territorio, vale a dire attuare una politica
che coinvolga le strutture e gli eventi affinché la cittadinanza tutta possa
mantenere il territorio “vissuto”, affinché i centri di aggregazione si
configurino quali strumenti di identità territoriale. L’obiettivo perseguito è
stato quello di mantenere il dinamismo territoriale dall’età prescolare a
quella avanzata, dando servizi adeguati ad ogni esigenza. Alla base di tutto
questo vi è infatti la consapevolezza che il Comune è il crocevia dei bisogni
della gente e ha dunque il dovere di farsi carico delle necessità dei
cittadini, nel limite naturalmente delle risorse disponibili.
Rimangono molti altri argomenti da
trattare e problematiche da affrontare nel medio e lungo periodo, che per
brevità di tempo e spazio non tratterò, poiché il 9 Marzo 2014 si svolgeranno
le Elezioni Primarie per individuare il nuovo candidato Sindaco e nel mese di
Maggio si voterà per il rinnovo dell’Amministrazione tutta. Spetterà tutto
ciò ai nuovi organismi comunali - Consiglio, Giunta e nuovo Sindaco, decisioni
che la nostra democrazia rappresentativa attribuisce loro e che la mia
riflessione di cui sopra vuole rafforzare il loro ruolo per il futuro del
Comune di Vaglia, dell’Unione Comunale e di tutti noi.
Affidiamo quindi il giudizio ai cittadini, con la
consapevolezza di ciò che l’amministrazione ha realizzato in questi anni, ma
anche con l’entusiasmo, il coraggio e la speranza di continuare ad affrontare i
cambiamenti, di sperimentare nuove armonie sociali, di pensare ad ambiziosi
progetti guardando avanti, mobilitando la ragione, ma anche la passione, la
fiducia e la voglia di costruire insieme il futuro della nostra comunità.
Il Sindco
Fabio
Pieri
Credo che a questo punto abbiamo toccato il fondo... E' ufficiale abbiamo un sindaco che non riesce a esprimere una serie di concetti se non ricorrendo a un copia/incolla di concetti e frasi prelevati dalla rete web. Questo è il modo in cui siamo stati amministrati negli ultimi 10 anni. Ho preso tre pezzi a caso di questo DISCORSONE:
RispondiElimina" il controllo democratico di queste organizzazioni di cooperazione e la loro rispondenza verso i cittadini, quello che si definisce come il tema dell’accountability, cioè della capacità di rendere conto in maniera trasparente – da parte degli attori istituzionali – delle proprie azioni e decisioni." PRESO DA GOVERNO LOCALE E UNIONI DI COMUNI:TRE ESPERIENZE EMILIANO-ROMAGNOLE NEL CONTESTO ITALIANO ED EUROPEO http://www.terredicastelli.mo.it/allegati/1258/Rapporto%20Cattaneo-Unioni_novembre2008.pdf
".. Tali peculiarità, riconosciute anche dalle forze sociali ed economiche che abbiamo incontrato, rappresentano per noi motivo di soddisfazione, ma anche di grande responsabilità nel garantire efficienza ed efficacia nel governo del comune e per sviluppare le grandi potenzialità presenti nella nostra comunità...." BilaNcio di fine mandato Massa Lombarda 2004-2009
"... Abbiamo cercato di praticare una cultura amministrativa del fare agendo sulla macchina comunale e sulle sue strutture. Abbiamo portato avanti un programma elettorale ambizioso e ricco, che ha considerato prioritari tre aspetti ..." preso da Comune di Cotignola
Il bilancio di fine mandato 2004-2009
http://www.labassaromagna.it/var/unione_bassaromagna/storage/binary/comunicati_stampa/bilancio_web.1242461071.pdf
Mi sono fermato perchè onestamente un pò nauseato... Ma non provate voi stessi un pò di vergogna?
Non ho resistito...altro pezzo giuro preso a caso...
RispondiElimina"Le scelte operate sui bilanci hanno privilegiato una relazione di tutela con il consolidato dei servizi anche quando, come nel Trasporto Pubblico Locale, la difficoltà dell’intreccio con responsabilità che non sono locali ha determinato la rarefazione dei finanziamenti, oppure quando si sono sostituite, attraverso risorse proprie del Comune, ai mancati finanziamenti dello Stato e delle Regioni al “sociale”. Per non parlare, poi, di come i Comuni sono stati costretti, con l’IMU del 2012, a fare gli esattori per conto dello Stato. "
http://www.comune.livorno.it/_nuovo_notiziario/uploads/2013_04_12_14_59_06.pdf
Ovviamente non entro nel merito del contenuto del "discorsone" perchè un accozzaglia di copia-incolla presi in quà e in là non è nemmeno commentabile, però vorrei chiedere ai tre candidati sindaci cosa pensano di questo modus operandi.
RispondiEliminaGrazie
“Caro Roberto, mi fa piacere che tu abbia letto con attenzione il mio piccolo articolo.
RispondiEliminaHai ragione, la mia riflessione globale è il risultato di un puzzle formato da alcuni miei pensieri scritti di pungo ed altri pezzi di articoli che leggendo qua e là mi hanno particolarmente colpito. Sai, nel mio lavoro di Sindaco a tempo pieno, leggo spesso articoli e relazioni di esperti, politici e giornalisti che possano in qualche modo aiutarmi a ampliare il mio pensiero politico e la mia visione di certe cose. D’altra parte le parole sono in primis di chi le scrive ma al contempo sono anche di chi le legge e riesce a farle proprie per esprimere quello che in quel momento, ha nella testa e nel cuore. Ritengo che al mondo ci sia sempre da imparare da chiunque, per questo ho pensato che una riflessione così articolata, pur derivando da materiale non interamente prodotto in proprio, fosse appropriata per rappresentare quello che di fatto, è il mio pensiero politico in questo momento. Tutto qua….
Ti saluto con affetto.
Fabio Pieri”
ahahah.... Se volevo sapere come la pensava il sindaco del Comune di cotignola Antonio Pezzi. , o il Sindaco Cosimi del comune di Livorno o il Cattaneo andavo a leggermi i pezzi scritti da loro. Io da cittadino sono indignato: sono indignato perchè è questo il modo in cui hai inteso governare il comune, sono indignato perchè il tuo pensiero politico è cangiante a seconda dei tempi e delle convenienze, sono indignato perchè un copiaincolla preso dalla rete lo trovo deprecabile anche per un ragazzino che fa un relazione per la scuola, figuriamoci per un sindaco. Ti lascio con un copia incolla di cui lascio la citazione, perchè quando si copia da qualcuno si citano le fonti:
Elimina"Potrei ma non voglio fidarmi di te io non ti conosco e in fondo non c'è in quello che dici qualcosa che pensi sei solo la copia di mille riassunti" Bersani Samuele (a scanso di equivoci è quello che fa il cantante... non vorrei ti sbagliassi)
Ti saluto.